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IN VACANZA L’INSONNIA TENDENZIALMENTE MIGLIORA?

Non è un dato scontato quindi potremmo ragionevolmente rispondere di no. Può infatti capitare che gli intensi silenzi notturni di luoghi montani, a cui non si è abituati, portino il disagio dell’insonnia. Può capitare che la stessa vacanza ci metta in ansia , in condizione di stress, oppure esattamente il contrario, troppo relax, troppa inoperosità che favoriscono una sorta di rebound, cioè ansia di rimando, con tensione e agitazione che culmina con l’insonnia. Infine, anche il cambiamento di clima e e abitudini può comportare uno sforzo di adattamento da parte dell’organismo, che non è immediato e può ripercuotersi sul ritmo sonno-veglia, a maggior ragione se era già da prima irregolare.

Cosa fare?  Il nostro organismo ha bisogno di ripetitività e monotonia dei ritmi, per cui è bene innanzitutto cercare di impostare la giornata sulla base dello schema più consono alle proprie esigenze, imponendosi per esempio un orario per andare a letto la sera e uno per alzarsi al mattino. Sono  inoltre disponibili integratori in grado di agire sul sistema neurovegetativo e favorire la regolarizzazione dei ritmi, come quelli a base di L-teanina, aminoacido estratto dalla pianta del tè, riequilibrante di sonno e agitazione, di valeriana radice  e passiflora, estratti botanici di ampia tradizione in grado di gestire tensione, agitazione e e difficoltà a riposare. Generalmente basta una capsula una mezz’oretta prima del sonno.  In omeopatia sono utili i principi Avena Sativa, Chamomilla, Coffea, Eschscholtzia, Humulus lupulus e altri …I prodotti si possono assumere contemporaneamente anche in associazione a farmaci allopatici.